GIORNO DELLA MEMORIA : 27 GENNAIO UN GIORNO DA NON DIMENTICARE

inserita il: 27/01/2020 11:54

 GIORNO DELLA MEMORIA : 27 GENNAIO UN GIORNO DA NON DIMENTICARE

E' il 27 gennaio 1945 quando le avanguardie del 62° Corpo delle armate russe del fronte ucraino, entrano ad Auschwitz. Da quel momento è stato rivelato al mondo l'indicibile orrore, fino ad allora ignorato, dei famigerati lager nazisti. Un abominio che è doveroso ricordare, un'aberrazione che la coscienza di ogni essere umano non dovrebbe mai dimenticare.

Il Comune di Calcinaia ha voluto celebrare questa ricorrenza coinvolgendo, prima, i bambini e le bambine delle scuole primarie con un toccante spettacolo teatrale dal titolo "Le stelle stanno in cielo" che si è svolto sabato 18 gennaio in biblioteca comunale. In questa occasione è stata ripercorsa in modo delicato, coinvolgente e su misura per il pubblico presente la storia di Aneska, una bambina ebrea, vissuta con la sua famiglia durante la shoa. A raccontare questa storia il bravissimo ed emozionante Stefano Tognarelli dell'associazione Mimesis che pochi giorni dopo ha proposto lo spettacolo "Ultima fermata Auschwitz - storia di un ragazzo ebreo durante il fascismo" all'interno delle classi terze della scuola secondaria di Calcinaia, in collaborazione con l'Unione Valdera.

Oggi, le classi terze delle scuole secondarie di Fornacette e Calcinaia hanno assistito nella sala J.Andreotti allo spettacolo "Domani ti rivedrò" che affronta il tema dell'eccidio del Padule di Fucecchio. L'associazione Bubamara Teatro, in collaborazione con  Riddarte, ha proposto un racconto teatrale che apre il varco tra il presente e la lontana estate del 1944 permettendo agli studenti di creare un rapporto personale con gli eventi, con i personaggi coinvolti, tutti colti nella loro ingenuità di fronte all'assurdità dei gesti che li hanno travolti: banali come può esserlo il male.

Grazie a queste iniziative l'amministrazione comunale afferma il proprio dovere nel sensibilizzare la cittadinanza, a partire dalle nuove generazioni, sul tema della memoria dell'olocausto nella consapevolezza che "Quelli che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo"
(La frase si trova incisa in trenta lingue su un monumento nel campo di concentramento di Dachau)