UNA MATTINATA DENSA DI COMMOZIONE E UN NUOVO MONUMENTO PER RICORDARE FALCONE, BORSELLINO E LE VITTIME DELLE STRAGI DI CAPACI E VIA D'AMELIO

inserita il: 29/09/2020 11:26

UNA MATTINATA DENSA DI COMMOZIONE E UN NUOVO MONUMENTO PER RICORDARE FALCONE, BORSELLINO E LE VITTIME DELLE STRAGI DI CAPACI E VIA D'AMELIO

Tantissima gente, grandi applausi e molta commozione quando si sono ricordate le figure dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma anche quando si è enunciato i nomi di tutte quelle vittime innocenti, tra cui Francesca Morvillo, compagna del giudice Falcone, e degli 8 servitori dello stato che hanno perso la loro vita nelle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio.

Sabato 26 Settembre proprio nell’area verde di via Borsellino a Fornacette, si è inaugurato il cippo donato dall’Associazione Nazionale Polizia Di Stato al Comune di Calcinaia e a tutta la nostra collettività.

A svelare il monumento nascosto sotto la bandiera italiana sono stati congiuntamente il Questore di Pisa, il Dott. Paolo Rossi e il Sindaco del Comune di Calcinaia, Cristiano Alderigi alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell’ordine, dai Carabinieri alla Guardia di Finanza, dalla Prefettura alla 46esima Brigata Aerea, dell’Onorevole Lucia Ciampi e dei comandanti della Polizia Locale di Calcinaia e Pontedera, Monica Vanni e Daniele Campani.

Presenti anche il Vicesindaco di Pontedera Alessandro Puccinelli, e Giovanni Capecchi, Sindaco di Montopoli in rappresentanza della Provincia, oltre agli assessori dei Comuni di Calcinaia, Ponsacco e Palaia e a molti consiglieri dell’ente comunale.

A rendere unica questa inaugurazione sicuramente la splendida opera del Maestro Paolo Grigò realizzata in un blocco di marmo di Santa Fiora a raffigurare gli undici singoli uomini e donne morti per servire lo Stato, e, soprattutto, la partecipazione di Antonino Vullo e Angelo Corbo, i due superstiti rispettivamente della strage di via D'Amelio e di Capaci.

La loro testimonianza è stata toccante, quella che più di ogni altra ha potuto tratteggiare l’inferno di quei giorni del 1992 in cui si sono scritte due delle pagine più nere della storia democratica del nostro Paese.

Nella stele che sorregge il monumento sono incisi i nomi di coloro che sono morti nelle due stragi, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina, Claudio Traina, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani e anche la giovanissima poliziotta, Emanuela Loi, che a soli 24 anni rimane la più giovane nonché l’unica agente di polizia donna ad aver perso la vita in un attentato mafioso.

A concludere la cerimonia è stato il Presidente Nazionale dell’ANPS, Michele Paternoster, mentre un grande plauso è andato dal Presidente dell’ANPS di Pontedera, Calogero Pace, alla famiglia di Nado Lazzerini (socio ANPS recentemente scomparso) che ha sostenuto l’iniziativa.

Una mattinata davvero significativa che ha avuto il pregio di toccare i cuori di molti presenti riportandoli con la mente alla terribile estate del 1992, in cui l’Italia scossa dalle stragi di Capaci e via d’Amelio ha saputo reagire seguendo l’esempio di persone straordinarie come i magistrati Falcone e Borsellino e come gli uomini della loro scorta, morti per onorare l’idea di giustizia e verità che il nostro Stato dovrebbe sempre perseguire.