IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE SI E´ INSEDIATO

inserita il: 11/06/2014 11:30

IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE SI E´ INSEDIATO

Nella serata di Martedì 10 Giugno si è insediato il nuovo Consiglio Comunale. Alla presenza di molti cittadini curiosi, di ex-amministratori, di giornalisti della stampa locale e di rappresentanti di varie associazioni del territorio, i consiglieri hanno preso posto nei rispettivi banchi della Sala Consiliare.

Il campanello del Sindaco del Comune di Calcinaia, Lucia Ciampi, rieletta con il 61,2% delle preferenze alle ultime elezioni amministrative, ha scandito l´inizio del Consiglio Comunale e del suo secondo mandato

Secondo la ripartizione dei seggi alla lista Centro Sinistra con Lucia Ciampi spetta una rappresentanza di 11 consiglieri, oltre al Sindaco Ciampi, precisamete: Andrea Nieri, nel ruolo di capogruppo, Cristiano Alderigi, Nila Arzilli, Maria Ceccarelli, Yassine El Ghlid, Antonia Felloni, Beatrice Ferrucci, Roberto Gonnelli, Alessandro Malloggi, Giuseppe Mannucci, Christian Ristori.

Per la lista di opposizione "Calcinaia Insieme per il Bene Comune" si sono seduti per la prima volta in Consiglio Serena Bani e Andrea Tessitori, capogruppo della lista.

Due anche i rappresentanti della lista "Calcinaia per la Gente", ovvero il capogruppo Aldo Armellin e Daniele Ranfagni.

Da oltre 10 anni in consiglio, sempre nel ruolo di opposizione,Giovanni Cipriano è capogruppo nonché unico consigliere della lista "Trasparenza e Legalità".

Dopo la proclamazione di tutti gli eletti accolta da convinti applausi, è arrivato il momento del Giuramento del Sindaco, il quale ha poi preso la parola per esporre il discorso di insediamento del suo nuovo mandato amministrativo. 

Un accorato appello al nobile valore della giustizia, ma anche una presa di coscienza delle grandi responsabilità cui il Sindaco deve assolvere per dare risposte concrete alle esigenze della cittadinanza. Grande rilevanza ha assunto nell´enunciato del primo cittadino Lucia Ciampi, anche la dicotomia tra giovani e anziani, rapporto che si deve alimentare con le fondamentali qualità che sono tipiche di una e dell´altra età, quindi esperienza ed energia, spirito di soccorso filiale ed intraprendenza. Infine uno sguardo al futuro, alle opere da fare, all´idea di una politica che riesca a programmare "a lungo termine" e possa essere di servizio a tutta la comunità del territorio.

Il Sindaco, Lucia Ciampi, ha poi provveduto a nominare gli assessori attribuendo le varie deleghe a tutti i consiglieri della propria lista. Questo il quadro completo degli amministratori con i loro ambiti di riferimento: 

Roberto Gonnelli - VICE SINDACO E ASSESSORE con delega a: Lavori Pubblici, Manutenzioni, Sport

Cristiano Alderigi - ASSESSORE con delega a: Ambiente, urbanistica, Bilancio, Innovazione Tecnologica

Maria Ceccarelli - ASSESSORE con delega a: Istruzione, Cultura, Turismo

Giuseppe Mannucci - ASSESSORE con delega a: Viabilità, Trasporti, Sicurezza, Politiche Sociali)

Beatrice Ferrucci - ASSESSORE con delega a: Politiche Giovanili, Gemellaggio, Commercio

Andrea Nieri - CAPOGRUPPO con ulteriore delega al Bilancio

Nila Arzilli - delega all´Associazionismo Socio-sanitario

Antonia Felloni - delega alle Politiche della Terza Età

Yassine El Ghlid - delega alle Politiche d´Integrazione, Politiche Giovanili e Associazionismo Sportivo

Alessandro Malloggi - delega al Bilancio e all´Associazionismo Sportivo

Christian Ristori - delega alla Cultura, al Turismo, all´Urbanistica e all´Associazionismo Socio-Sanitario esclusivamente per quanto concerne la San Vincenzo De´ Paoli.

Espletato l´adempimento della nomina della Commissione Elettorale, il primo Consiglio Comunale della legislatura 2014-2019, è andato in archivio nella tarda e calda serata di Martedì 10 Giugno. Ha avuto così inizio il secondo mandato del Sindaco Lucia Ciampi.

Riportiamo di seguito e, in maniera integrale, il discorso d´insediamento del Sindaco, Lucia Ciampi:

"Consiglieri ed Assessori, cittadine e cittadini,
l´avvio di un nuovo mandato amministrativo è una preziosa occasione per riflettere su quanto ci siamo impegnati a fare, anche se non è questa l´occasione per discutere dei progetti e delle idee concrete - lo faremo nel prossimo Consiglio comunale votando gli indirizzi programmatici dell´Ente - ma delle idealità e delle motivazioni che hanno spinto e condotto noi tutti ad assumere questi incarichi, per volontà dei cittadini che ci hanno rieletto.
L´onore e l´emozione che vivo anche questa volta in tale momento ufficiale sono spiegabili solo con il fatto che quanto compiamo questa sera è una sorta di laica e solenne liturgia che scaturisce dalle regole della democrazia, la quale vede nella Repubblica e nella sua Costituzione i baluardi ed i riferimenti per ogni azione da compiere.
Il 2 Giugno, abbiamo celebrato il 68° anniversario della Repubblica italiana e anche quest´anno avrò il piacere di consegnare ai giovani diciottenni una copia della Carta costituzionale, perché venga sottolineato il senso ed il profondo significato di una appartenenza comunitaria e di un nuovo status che viene ad essere acquisito.
Il giuramento appena pronunciato evoca quindi le radici del nostro stare insieme: voglio dunque ricordare quanti hanno combattuto e dato la vita per liberare l´Italia dal nazifascismo e coloro che dall´avvento della Repubblica hanno servito le istituzioni democratiche di Calcinaia impegnando le loro migliori energie per il bene della nostra comunità.
L´etimologia della parola "sindaco" rimanda al greco Sýndikos, che significa "amministratore di giustizia". Un amministratore, un giudice, che ha fidati collaboratori, se li ha saputi ben scegliere e se è fortunato come lo sono stata io, per poter adempiere al proprio ruolo, in ultima analisi deve assumersi la responsabilità di decidere come "amministrare la giustizia" Così accade che l´impegno assunto consenta e in qualche modo costringa ad avere relazioni anche intense con molte persone, con tante realtà organizzate, con numerose altre istituzioni, con tanti semplici cittadini che nel sindaco ritrovano l´istituzione più vicina a cui rivolgersi, la paterna o materna autorità cui chiedere soccorso o anche semplicemente una persona come tutti a cui si riconosce un ruolo di rappresentanza e che è disponibile ad ascoltare.
Davanti a noi stanno anni difficili, per i quali possiamo solo intravedere orizzonti complessi ,ma l´ottimismo della volontà deve soccorrere il pessimismo della ragione,come ha insegnato Gramsci e proprio per questo io nel mio ruolo di Sindaco insieme alla mia Amministrazione useremo tutta la nostra energia perché, nonostante la crisi e le grandi difficoltà, si possano realizzare i nostri obiettivi e costruire una comunità ancora migliore di quella in cui viviamo.
Ai giovani che sono presenti in questo Consiglio comunale dico che stiamo vivendo un periodo davvero paradossale, oltreché critico, nel quale le generazioni più anziane sostengono economicamente quelle più giovani: assistiamo a un epocale rovesciamento antropologico e sociale: è Anchise a portare Enea sulle spalle e non viceversa. Il doveroso, naturale soccorso filiale verso i padri, tanto celebrato da Virgilio, si è tramutato innaturalmente nel suo opposto. Voi giovani avete il compito di invertire questo gravoso rapporto, perché si torni a praticare la veneranda pietas genitoriale, perchè gli anziani vivano in serenità i loro anni senza l´ansia del sostentamento dei figli, perchè realizziate voi stessi in piena autonomia e nella sicurezza del vostro futuro. Ciò vale per la situazione economica e del sistema di welfare italiano, ma anche per le trasformazioni politiche in atto: avete un ruolo da giocare, spazi da conquistare e un compito difficile da eseguire. Ma avete energie per agire: usatele e non state in attesa che qualcuno vi faccia posto; siate coraggiosi e intraprendenti, delegate meno, partecipate sempre! 
L´augurio che mi faccio è che ogni volta che avremo da discutere e votare un provvedimento, il nostro modo di porci davanti ad esso sia quello che il Sindaco di Firenze Giorgio La Pira suggeriva al suo Consiglio comunale: «non (...) il voto a un uomo o a un gruppo di uomini, ma (...) l´indicazione di opere concrete da compiere».
Del resto, fortunatamente, per quanto potremmo lungamente dibattere e confrontarci, non siamo chiamati a stabilire nessuna verità; non è infatti compito della democrazia decidere quale sia la verità, ma definire quale sia l´orientamento prevalente in una data circostanza, su un dato provvedimento. Questa consapevolezza dovrebbe aiutare tutti noi a rendere meno spigolosi i nostri rapporti e le nostre argomentazioni. Dopotutto le regole della democrazia vogliono che noi siamo tutti qui provvisoriamente e temporaneamente, prestati al servizio della cittadinanza che ci ha chiesto di essere da noi rappresentata. Ma questa provvisorietà e temporaneità del servizio che siamo chiamati a svolgere non ci deve affatto impedire di guardare lontano, di ragionare in termini prospettici per il domani, perché le scelte di oggi devono avere effetti nel lungo periodo. Diversamente ci faremo prendere dalla "sindrome del presente" che costringe a guardare all´immediato, senza la necessaria visione globale della realtà che sola dà senso alle parti di cui si compone. Noi quindi non dobbiamo avere paura di scelte difficili e complesse, talvolta anche impopolari, se queste garantiscono alla comunità un benessere ed un futuro migliore.
Sforziamoci allora tutti di dare concretezza a una visione della comunità che sia un´immagine viva e pulsante, nella quale i protagonisti siano le generazioni che abbiamo davanti!
Abbiamo dichiarato e promesso il nostro impegno, all´inizio di questo nuovo mandato, in un clima generale che non è favorevole alla politica, anzi, che vede in essa una delle cause dei mali stessi del nostro Paese. Se siamo qui, se ci siamo candidati e ci siamo messi a disposizione dei cittadini, è perché abbiamo un´idea diversa della politica: crediamo ancora nel servizio, siamo certi che dedicare una parte della nostra vita al bene pubblico sia un utile dovere civile, aborriamo i privilegi, agiamo con passione contagiante, non ci mancano le idealità, crediamo nella coerenza, nell´onestà.e nel merito. La testimonianza delle convinzioni, ma soprattutto delle nostre azioni contribuirà a far di nuovo avvicinare i nostri cittadini alla politica, ad aver fiducia che il bene comune lo si persegue solo attraverso l´esercizio della democrazia.
Viviamo oggi un tempo di crisi, economica, finanziaria, sociale, culturale e politica, una crisi che sembra avvolgere tutte le sfere della società, in cui percepiamo un senso diffuso di ingiustizia. Questo difficile periodo storico ci porta spesso a indirizzare lo sguardo su ciò che intorno a noi non funziona. Poniamo l´attenzione sulle difficoltà delle persone, sui sacrifici da fare. Spesso percepiamo l´assenza di giustizia. Ed in questo momento, in cui la nostra attenzione è sempre di più attratta da ciò che accade sulla scena politica, proviamo impotenza da un lato e indignazione dall´altro. Ma non possono bastare queste reazioni, se abbiamo fame e sete di giustizia, il nostro ambire al bene presuppone un´apertura al mondo, alla comunità, all´altro. Il nostro abbraccio all´altro può essere realizzato attraverso l´attività politica, intesa in senso alto come impegno per la polis. Qui dobbiamo dirigere i nostri sforzi. Solo vivendo nella polis la politica può realizzare la giustizia perseguire il bene comune tramite l´impegno delle persone, l´incontro, il dialogo e la sconfitta della rasseganzione e della rabbia. Fare politica è allacciare e nutrire legami ed è l´unico strumento che abbiamo a disposizione non solo per enunciare i nostri ideali, ma per promuoverli nella storia. Sarebbe davvero vano credere nei valori di giustizia e libertà, se non sapessimo poi agire per realizzarli.
La grande difficoltà, per praticare la giustizia tramite l´attività politica, è capire come, in che modo è possibile indirizzare il nostro impegno per realizzare un mondo migliore. Scriveva La Pira ne L´attesa della povera gente:"Partire dall´uomo, dal fine, non dal denaro, dal mezzo". Rimettere l´uomo al centro, renderlo unità di misura della giustizia. Progettiamo dunque con lo sguardo rivolto ai più piccoli, ma con lo spirito rivolto verso le "cose grandi".
Grazie per l´attenzione e buon lavoro a tutti!"